Fino a oggi siamo sempre stati soliti vedere e gustare l’aglio nella sua tradizionale forma di bulbo suddiviso in spicchi ricoperti dalle loro membrane, ma nel futuro non sarà solo così. Il merito è di uno staff di ricercatori Toscani che, a seguito di una lunga sperimentazione, sono riusiti a ottenere un nuovo tipo di aglio che, pur avendo lo stesso sapore di quello classico, è però privo dei tradizionali spicchi. Si tratta di una scoperta di notevole importanza scientifica ma anche e soprattutto commerciale, che i visitatori del Royal Patent Foundation non potranno lasciarsi sfuggire. Infatti, se utilizzato dalle grandi imprese che lavorano e disidratano l’aglio, questo nuovo vegetale determina una drastica riduzione dei costi di lavorazione perchè, in questo modo, si elimina tutta la procedura relativa allo spicchiamento. A dimostrazione di ciò sta il fatto che quelle poche, ma importanti aziende che ne hanno avuto notizia, hanno già avanzato serie offerte di acquisto del prodotto finito. Non resta quindi che iniziare la produzione su vasta scala e immetterlo sul mercato in un regime di assoluto monopolio ottenendo un successo garantito. Il costo per l’avviamento è pressoché nullo per chi possiede un’azienda agricola, o anche solo del terreno, in quanto l’aglio si riproduce semplicemente piantando i semi ottenuti dai ricercatori che chiedono per se una somma forfettaria a titolo di rimborso spese e una royalty sul fatturato. Per avere maggiori informazioni su questa straordinaria invenzione potrete contattarci ai nostri recapiti telefonici indicati a fine pagina oppure scriverci utilizzando l’apposito
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