Disporre di un marchio significa poter utilizzare in esclusiva i nomi, i segni, le parole nello stato, o negli stati, in cui la registrazione viene ottenuta e per i prodotti o i servizi per i quali tale tutela viene richiesta. In pratica si può impedire l"uso di marchi uguali o anche simili, se questi vengono considerati atti a creare confusione nello stesso settore in cui viene usato, o in settori vicini. Una volta individuata la parola, o la frase che si intende adottare, si procede ad effettuare, tramite banche dati specializzate, una Ricerca di Anteriorità per vedere se è davvero nuova. Se dalla ricerca non risulta niente di simile, si procede (solo su richiesta) alla sua Realizzazione Grafica tramite studi professionali che provvederanno a crearlo con software il cui formato elettronico è compatibile con tutte le tipografie. La registrazione di un marchio può essere fatta singolarmente in ogni nazione di interesse (es. Italia, Germania, Stati Uniti...) oppure si può chiedere la registrazione in ambito Comunitario o Internazionale. Il "segno distintivo" è strumento indispensabile in ogni strategia di mercato, in quanto al di là di ogni protezione dell’oggetto o del servizio, il marchio è ciò resta impresso al cliente finale ed è ciò che fa la differenza tra due prodotti e tra due aziende. Si pensi a marchi famosi come "Coca-cola" o "Mercedes" ed al richiamo che essi hanno sul pubblico indipendentemente dal prodotto a cui si riferiscono. Per questo il loro valore può crescere in misura esponenziale, soprattutto se il prodotto che rappresenta diventa importante. A differenza di quanto accade con i brevetti, il marchio ha una durata illimitata e deve essere rinnovato ogni 10 anni. Esso può consistere in un nome, in una o più parole (ad esempio "Coca-Cola") oppure in un nome abbinato ad una particolare forma (ad esempio Coca-Cola scritta in bianco su sfondo rosso con la "C" opportunamente modellata) o addirittura solo in un oggetto grafico, in un suono, oppure in una particolare combinazione di colori. Perché sia registrabile un nome deve essere nuovo, ma si può tutelare anche un marchio regolarmente depositare all’estero (a differenza di quanto accade con i brevetti) purché non abbia una notorietà diffusa sul territorio italiano e la registrazione non avvenga in malafede. A seguito dell’entrata in vigore della nuova legge marchi (D. lgs. 4 Dicembre 1992 n. 480), anche un privato, e non solo un imprenditore, può registrare un marchio con l’unico avvertimento che lo stesso deve essere utilizzato direttamente o ceduto o dato in licenza entro 5 anni, pena la sua decadenza. Per ottenerne la regolare registrazione occorre predisporre tutta la documentazione necessaria,
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N.B. Sotto potrete scaricare i relativi moduli per avviare la pratica di registrazione del Marchio.